Il Sagrantino Adanti, patrimonio umbro tra tradizione e innovazione

Immagine di L’enologo

L’enologo

Esplorare il mondo del vino è la mia passione e professione. Tra vigneti incantevoli e cantine nascoste, trovo storie affascinanti e vini esclusivi che aspettano solo di essere scoperti. Non sono solo un appassionato di enologia, ma un narratore delle storie nascoste dietro ogni etichetta. Ogni giorno è un'avventura: selezionare un vino unico, scoprirne i segreti e condividerli è ciò che mi anima. La mia missione? Portarvi con me in questo viaggio sensoriale, un sorso alla volta, svelando i tesori nascosti del mondo vinicolo.

Immagine di L’enologo

L’enologo

Esplorare il mondo del vino è la mia passione e professione. Tra vigneti incantevoli e cantine nascoste, trovo storie affascinanti e vini esclusivi che aspettano solo di essere scoperti. Non sono solo un appassionato di enologia, ma un narratore delle storie nascoste dietro ogni etichetta. Ogni giorno è un'avventura: selezionare un vino unico, scoprirne i segreti e condividerli è ciò che mi anima. La mia missione? Portarvi con me in questo viaggio sensoriale, un sorso alla volta, svelando i tesori nascosti del mondo vinicolo.

Vigneti di Sagrantino Adanti in Umbria al tramonto, con sfondo di colline umbre.

Il Sagrantino Adanti, patrimonio umbro tra tradizione e innovazione

Nel cuore verde d’Italia, l’Umbria custodisce un tesoro enologico di inestimabile valore: il Sagrantino. Questo vitigno autoctono, portato in Umbria dai monaci fedeli a San Francesco di ritorno dall’Asia Minore, racchiude in sé una storia affascinante, intrisa di tradizione, religiosità e innovazione.

Origini divine e tradizioni sacre

Il Sagrantino, inizialmente vinificato come passito, deve il suo nome alle “sagre”, indicando la sua originaria destinazione ai festeggiamenti religiosi. La sua dolcezza era simbolo di celebrazione, un nettare riservato ai momenti più sacri e alle grandi festività.

L’evoluzione del Sagrantino

Tuttavia, è negli anni ’70 che questo vino intraprende un cammino rivoluzionario, grazie alla visione pionieristica della famiglia Adanti. La sfida di trasformare un vitigno dall’indole dolce e passita in un vino secco fu ardua, considerando la complessa natura organolettica del Sagrantino, che richiede lunghi periodi di affinamento per esprimere appieno le sue potenzialità.

Un riconoscimento meritato

Nel 1992, il Sagrantino si fregia della dodicesima denominazione garantita d’Italia, un traguardo che sancisce ufficialmente la sua eccellenza e unicità nel panorama vinicolo italiano.

Caratteristiche uniche

Il Sagrantino si presenta con un colore rosso scuro da giovane, che vira al granato con l’invecchiamento. Al palato, si distingue per un bouquet complesso e ricco, dove le spezie e le note di bacche si fondono in una sinfonia di prugne mature e more, arricchite da un tannino vigoroso e un persistente retrogusto di liquirizia.

Longevità e maturazione

Questo vino dimostra una straordinaria capacità di invecchiamento, dovuta al suo ricco patrimonio polifenolico e alla sua accentuata acidità. Le annate migliori si svelano dopo almeno cinque anni dalla vendemmia, raggiungendo la maturità ottimale tra i sei e i quindici anni.

La filosofia di Adanti

L’azienda agricola Adanti, sempre fedele alla tradizione, sceglie di utilizzare esclusivamente botti grandi e tonneaux per l’affinamento dei suoi vini, optando per periodi più lunghi rispetto a quanto prescritto dal disciplinare, al fine di esaltare ogni sfumatura del Sagrantino.

Abbinamenti

Nel confronto con altri grandi vini italiani, il Sagrantino si distingue per il suo patrimonio polifenolico, paragonabile all’Aglianico, e per la sua struttura, tannicità e longevità, che lo avvicinano al Barolo e al Brunello. In tavola, si accompagna magnificamente con carni rosse, arrosti, piccione allo spiedo e formaggi stagionati, mentre la versione passita esalta dolci della pasticceria secca, cioccolato amaro e piatti tradizionali come l’arrosto di agnello.

In degustazione presso Bottega Botlé

Sagrantino Adanti: L’eccellenza del vino umbro che incanta il mondo

Condividi
it_ITItalian